Le tappe di una storia – I Romani

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La prima data-simbolo della diaspora è quella del 70 d.e.v. in cui avviene la distruzione del Secondo Tempio di Gerusalemme e la deportazione da parte dell’imperatore romano Tito. Gli ebrei furono costretti ad abbandonare la loro terra e vennero trasferiti al centro dell’impero. Ma una presenza ebraica nella Capitale o nei suoi pressi risaliva già ai secoli precedenti, così come si erano formate piccole comunità anche in altre aree del Medio Oriente e dell’Asia Minore: le migrazioni, infatti, sono un fenomeno legato a diverse cause che colpisce qualsiasi popolazione, e il popolo ebraico non ha fatto eccezione anche prima che fosse effettivamente costretto.

Durante il secolo successivo [I secolo a.e.v.] molti ebrei vennero a stabilirsi a Roma: alcuni per ragioni commerciali, probabilmente dall’Egitto e da altri paesi della Diaspora. Nell’anno 63 prima dell’E.V. il generale romano Pompeo conquistò la Palestina e trasportò a Roma moltissimi prigionieri di guerra, che vendette come schiavi. Più tardi queste persone o i loro figliuoli furono liberate e rimasero a Roma. Similmente, ogni successiva ribellione ebraica contro Roma, con i prigionieri di guerra che furono tratti in schiavitù e poi liberati, portò un aumento alla popolazione ebraica di Roma. Si ritiene che nel 60-71 dell’E.V., al tempo della grande guerra ebraica contro Roma, circa 50mila ebrei vivessero nell’Urbe[10].

L'Arco di Tito a Roma

L’Arco di Tito a Roma

Arco di Tito – Il bassorilievo che raffigura la presa di Gerusalemme

Arco di Tito – Il bassorilievo che raffigura la presa di Gerusalemme

EBREI A ROMA – Graphic novel di Mario Camerini

Le dimensioni e le caratteristiche dell’Impero romano fecero sì che gli ebrei si diffondessero rapidamente e semplicemente su tutto il suo territorio: ciò fu all’origine della presenza ebraica su gran parte del continente europeo e in particolare nell’area del Mediterraneo nelle epoche successive.

Le colonie ebraiche nell’Italia meridionale e in Sicilia sorsero anche prima che in Gallia,e si formarono in modo non molto diverso da quello della comunità romana e cioè per mezzo degli schiavi ebrei che, quando furono liberati, vi si stabilirono[11].

Gli eserciti di Roma si accamparono nell’interno della Gallia (la Francia e la Germania occidentale odierne) e lungo i suoi confini. Intorno agli accampamenti si svilupparono le prime città in quella parte del mondo. Nelle retrovie affluivano i venditori ambulanti ebrei, i quali cercavano di sfuggire alle scarse possibilità economiche di Roma, affollatissima. […] Ecco perché Parigi e Lione nell’interno della Gallia, Treviri, Colonia e Magonza lungo il fiume Reno ebbero le prime colonie ebraiche. Ciò avvenne forse già nel primo secolo dell’E.V. e certo non oltre il terzo secolo[12].

Ebrei di Roma (Documentario completo)

[10]< Solomon Grayzel, Storia degli ebrei, Fondazione per la gioventù ebraica, Roma, 1964, p. 261-262.
[11] Solomon Grayzel, Storia degli ebrei, Fondazione per la gioventù ebraica, Roma, 1964, p. 263.
[12] Solomon Grayzel, Storia degli ebrei, Fondazione per la gioventù ebraica, Roma, 1964, p. 262-263.

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